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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

Taormina la città sul cielo

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La città di Taormina fu fondata nel 358 a. C. dal greco di Sicilia Andromaco che raccolse i superstiti della città di Naxos (distrutta da Siracusa nel 403 a. C) e fondò la polis di Taormina (Tauremenion) sul monte Tauro. Questo nome è dovuto per la particolare forma della montagna che ricorda la testa di un toro. Taormina dopo l'appoggio a Pirro e poi a Roma, nella prima guerra punica, contro Cartagine rimase nel regno siracusano fino alla conquista romana di Siracusa (212 a.C.). In questo arco di tempo la città di Taormina si era espansa su ampi terrazzi alle pendici del monte Tauro. Aveva l'agorà (una sorta di piazza sede di incontri sociali) dove oggi si trova la piazza Vittorio Emanuele II, fu costruito un grande teatro e a sud si estendeva fino a piazza IX Aprile. Nella città si trovavano due acropoli: una sul monte Tauro e l'altra a Castelmola. In tutta l'età imperiale della colonizzazione romana, Taormina fu un discreto centro commerciale, poiché era posta a metà

Storia di Catania nel Medioevo

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Rieccomi qua, riprendo la storia di Catania. L'avevo lasciata con la romanizzazione della città etnea, la colonizzazione romana durò circa sette secoli, alla caduta dell'Impero romano d'Occidente Catania e l'intera Sicilia fu conquistata dai cosiddetti barbari. Questi invasori erano di ceppo germanico. In Sicilia arrivarono prima gli Eruli, poi i Vandali e infine gli Ostrogoti. L'isola seguì in questo periodo le sorti comuni all'intera penisola italica che subì tali occupazioni. Queste popolazioni germaniche stettero in Sicilia circa un secolo, non lasciando praticamente nulla nella nostra cultura. Successivamente l'isola passò di mano ai Romani d'oriente di lingua greca, i Bizantini. I quali nella prima metà del VI sec. d.C., con a capo il loro imperatore Giustiniano, riconquistarono parte del decaduto Impero romano d'Occidente. Così la Sicilia, insieme ad una parte cospicua del vecchio impero romano che era caduto in mano ai barbari, tornò ad esser